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Durante il nostro viaggio di nozze negli USA abbiamo realizzato questo blog. Abbiamo raccontato giorno per giorno i nostri spostamenti, le tappe e le esperienze di questo incredibile viaggio. Mettiti comodo e parti dal primo post e poi sfoglia l'archivio ed immergiti nei nostri viaggi! :)

settembre 19 2009

Giorno 26 – Chicago

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Da USA 2009 – 26 – Chicago

Ultimo giorno. Eh già, alla fine è arrivato l’ultimo giorno di viaggio. Domani si torna a casa per ricominciare la routine quotidiana.

Il programma della giornata prevede la visita della Sears Tower, uno dei grattacieli più alti del mondo, con i suoi 443m. Nell’osservatorio, posto al 103° piano abbiamo avuto l’opportunità ed il brivido di camminare su delle sporgenze di vetro per ammiare ancora meglio la città.

Passiamo il resto della giornata con una visita del parco, dei monumenti e delle stupende fontane interattive Crown Fountain.

Arriva la sera, siamo stanchi e allo stesso tempo soddisfatti. Domani abbiamo un lungo viaggio da affrontare. Prepariamo minuziosamente le valigie ed andiamo a nanna, sognando già la prossima vacanza da qualche parte del mondo…

settembre 15 2009

Giorno 25 – Chicago

Da USA 2009 – 25 – Chicago

Giornata bellissima. Partiamo con il giro in barca di Chicago per ammirare le architetture dei palazzi e grattacieli. Il giro dura 90 minuti e porta su punti panoramici suggestivi.

Dopo il giro in barca saliamo sull’osservatorio del John Hancock Center, un grattacielo di 100 piani e 344 mt per apprezzare la città dall’alto.

Poi facciamo un salto allo zoo ed infine ci spostiamo nella zona del planetario per scattare qualche foto al bellissimo skyline di Chicago in notturna. A fine giornata ci rendiamo conto di aver scattato 580 foto.

settembre 15 2009

Giorno 24 – Chicago

Da USA 2009 – 24 – Chicago

Cominciamo la visita di Chicago dall’interno. Fin’ora eravamo rimasti nelle periferie ed ora finalmente possiamo ammirarla dall’interno del “loop”. Riconsegnamo la nostra auto, compagna di viaggio per 20 giorni e 5000 miglia, presa a noleggio a New York. Non ci serve più. Ora siamo nell’accogliente Travelodge Downtown, in pieno centro di Chicago.

La città è fantastica. Le architetture dei palazzi e grattaceli sono le cose che colpiscono di più. C’è un mix di cose moderne e vecchie che formano un contesto unico. Ad esempio, il treno sopraelevato è ancora funzionante.

Ci muoviamo in modo rapidissimo con i servizi pubblici davvero puntuali ed efficienti. Non solo. Utilizziamo Google Maps sul nostro Pocket PC per sapere con esattezza dove e quale mezzo prendere per arrivare al punto desiderato. Perfino gli autobus sono dotati di GPS e dal nostro telefono è possibile sapere in ogni istante quando arriverà il mezzo pubblico alla fermata.

E così, con questo sistema avanzatissimo, ci spostiamo continuamente per vedere i molteplici punti interessanti della città.

settembre 15 2009

Giorno 23 – Chicago, Frank Lloyd Wright

Da USA 2009 – 23 – Chicago, Frank Lloyd Wright

Dedichiamo buona parte della giornata a visitare Oak Park, zona in cui sono visibili molte case del grande architetto Frank Lloyd Wright. Il quartiere è molto esclusivo, ma si riesce a visitare senza problemi, tenendo conto che quasi tutte le case di Wright sono abitate. C’è pure un audioguida in italiano che ci permette di apprezzare meglio la visita del parco. Oltre alle sue case nella prateria visitiamo (questa volta dall’interno) la casa studio di Wright. Veramente stupenda, piena di dettagli. Peccato che non abbiamo potuto scattare foto all’interno.

Finito il giro a Oak Park, ci spostiamo verso il centro dove abbiamo modo di apprezzare il favoloso skyline di Chicago.

settembre 12 2009

Giorno 21, 22 – Viaggio verso Chicago

Partendo dalle cascate del Niagara, dobbiamo percorrere circa 700 miglia verso ovest per raggiungere Chicago. Per questo impieghiamo 2 giorni, con tappa di una notte a Cleveland per riposarci. In due giorni, partendo dall’Ontario in Canada, entriamo nuovamente negli USA, attraversiamo lo stato di New York, la Pennsylvania, l’Ohio, l’Indiana e finalmente arriviamo all’Illinois dove c’è, appunto, Chicago.

settembre 12 2009

Giorno 20 – Cascate del Niagara

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Da USA 2009 – 20 – Cascate del Niagara

Arriviamo al nostro motel Diplomat Inn, vicinissimo alle cascate del Niagara. Alla registrazione della camera abbiamo una felice sorpresa. Il titolare del motel è figlio di un abruzzese, emigrato in Canada negli anni 50. Poco dopo abbiamo il piacere di farci una chiacchierata con il padre del titolare che ci racconta un po’ di cose sulla sua vita e sul come, dall’abruzzo arrivò in canada 60 anni fa. Scopriamo che in zona ci sono altri posti gestiti da italiani, o figli di italiani. Così ad esempio, mangiamo un ottimo panino con il prosiutto di Parma e… “italian bread”.

Poi finalmente, ci avviamo verso le cascate. Spettacolo mozzafiato. Il primo gruppo di cascate resta nel confine americano. Altro gruppo, il più bello, rimane nella costa canadese. Comunque dalle sponde canadesi c’è la miglior visuale.

Facciamo il biglietto per prendere il battello ed andare proprio ai piedi delle cascate. Vi mettiamo un impermeabile per l’acqua e saliamo sul lato superiore del battello. Sappiamo che ci bagneremo completamente. Il battello si avvicina molto alle cascate. Quando si arriva proprio sotto la cascata canadese il rumore dell’acqua è fortissimo e c’è tantissima acqua e vento. Risulta qusi difficile tenere gli occhi aperti. Fotografare è impossibile.

Dopo alcuni minuti, il battello torna al molo e siamo nuovamente liberi di ammirare le cascate dall’alto. Nel frattempo arriva il buio e così, dopo una pizza mangiata al ristorante “Napoli” gestita da Antonio, un simpatico ragazzo, nipote di italiani, abbiamo la possibilità di scattare alcine foto in notturna delle cascate del Niagara.

settembre 09 2009

Giorno 19 – Toronto

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Da USA 2009 – 19 – Toronto

Toronto ci ha sorpreso per la sua grandezza. E’ davvero grandissima. Bisogna fare molte miglia per andare da un capo all’altro della città. Quando siamo arrivati di sera, l’impatto è stato davvero forte. Le strade raggiungono anche 8 corsie per ogni senso di marcia. Tra l’altro i canadesi hanno il piede pesante e percorrere le strade è abbastanza impegnativo, soprattutto di notte.

Svegliati riposati, ci muoviamo con la metropolitana verso la Union Station, ad un passo dall’attrazione principale della città: la CN Tower. Ovvero una torre alta 553 metri, una delle costruzioni più alte del pianeta! E’ davvero altissima. Fa impressione guardarla da vicino.

Facciamo i bliglietti per salire sull’osservatorio più alto del mondo posto a quota 447 metri. L’aciensore ha una parete in vetro e si riesce a vedere mentre si sale. Dall’alto lo spettacolo è stupefacente. Si ha quasi l’impressione di vedere una città da un aereo. Sembra che in condizioni di visibilità ottima si riesca a vedere New York, distante oltre 500km. Fa una certa impressione camminare ed appoggiarsi ai vetri della torre. Soprattutto camminare sul pavimento di vetro.

Dopo una accurata visita dell’osservatorio, scendiamo per ammirare la città dal basso. Facciamo un passaggio a Little Italy, dove vive numerosi emigrati italiani. Poi, la sera, approfittiamo del buio per scattare delle foto allo skyline della città.

settembre 09 2009

Giorno 18 – Ottawa

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Da USA 2009 – 18 – Ottawa

Ottawa è la capitale federale del Canada, dove si trova il bellissimo palazzo del parlamento. Ci sono molti turisti che approfittano del giorno di festa nazionale canadese per visitare la città.

Anche noi percorriamo le zone del parlamento, per cogliere le migliori prospettive. Visitiamo alcuni monumenti interessanti e poi ripartiamo per un lungo viaggio verso Toronto.

settembre 09 2009

Giorno 17 – Montréal

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Da USA 2009 – 17 – Montréal

Abbiamo circa 5 ore di strada da percorrere per raggiungere Ottawa. Ovviamente facciamo tappa a Montréal, la seconda città più popolosa del Canada.

Per chi è appassionato di gare automobilistiche è d’obbiogo un giro sul circuito di F1 dedicato a Gilles Villeneuve che si trova all’interno del parco Île Notre-Dame, una piccola isola posta avanti Montréal. Si tratta di un circuito cittadino, perciò la posta è percorribile tranquillamente in macchina. E così facciamo. Percorriamo il ponte che porta alla piccola isola e senza rendercene conto siamo subito in pista! Emozionante. La pista è divisa in due corsie dai birilli, per delimitare l’area ciclabile-pedonale e l’area per le auto. Purtroppo si può percorrere soltanto a 30 km/h. Facciamo un giro in auto, poi, parcheggiamo e percorriamo un giro completo di pista a piedi, per ammirare i dettagli del circuito. Sono tantissimi i canadesi che percorrono la pista in bicicletta, in rollerblade, facendo jogging o semplicemente, come noi, passeggiando. E’ curioso vedere persone utilizzare i prati intorno alle chicane come prato dove stendere un plaid per prendere il sole. All’interno, fantastica visuale del Casinò e bella visuale di Montréal.

Completato il giro di pista andiamo a visitare la downtown di Montréal. Arrivando attraverso uno dei numerosi ponti si ha una bellissima vista della città. La struttura è simile alle città statunitensi con grattacieli altissimi che dominano il territorio. La città appare molto ordinata, pulita, bella. Molto innovativo il sistema di parcheggio e il noleggio bici, presente in ogni isolato.

L’altra particolarità di Montréal è la “seconda città” che si sviluppa nel sottosuolo. Visto il clima rigido invernale, la città vive il periodo invernale nel sottosuolo cittadino, dove sono presenti grandi spazi, centri commerciali, ristoranti, negozi ecc.

In tardo pomeriggio, ripartiamo per Ottawa.

settembre 08 2009

Giorno 16 – Québec City

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Da USA 2009 – 16 – Québec

Stupenda, Québec City è una città stupenda. Forse perché la visitiamo durante il giorno in cui celebrano la commemorazione di non so che cosa. Fatto sta che troviamo una cittadina radicalmente diversa dalle città americane. Québec City è una città storica, con la parte antica raccolta all’interno delle mura, mentre la parte nuova è subito a ridosso. C’è un bel mix di antico e nuovo.

La città vecchia si visita benissimo. Si sente tantissimo lo stile francese dovuto al colonialismo. Eh si, in Québec parlano francese. Facciamo tantissime foto. Ci uniamo e partecipiamo la parata organizzata dalla città. Ci sono gli uomini con gonnellino scozzese, tamburi e zampogne. L’atmosfera è unica. Vediamo ogni angolo della città vecchia. Chiudiamo la giornata salendo sull’Observatoire de la capitale, il grattacielo più alto della città per avere una visione dall’alto.

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