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Durante il nostro viaggio di nozze negli USA abbiamo realizzato questo blog. Abbiamo raccontato giorno per giorno i nostri spostamenti, le tappe e le esperienze di questo incredibile viaggio. Mettiti comodo e parti dal primo post e poi sfoglia l'archivio ed immergiti nei nostri viaggi! :)

agosto 24 2008

Giorno 26: Las Vegas-Death Valley-Visalia

Da 2008-08-22 La…

In programma abbiamo una giornata di viaggio. Dobbiamo partire da Las Vegas e tornare in California, portandoci a ridosso del parco Yosemite, passando per la Valle della Morte. Si preannuncia una tappa piuttosto impegnativa. Dobbiamo percorrere quasi 700km.

Una volta partiti da Las Vegas, si torna subito alla realtà. Comincia l’arido ed il deserto. Dopo circa tre ore di viaggio eccoci giunti alla Valle della Morte. Il nome dice tutto. E’ un deserto molto arido. Molto scenico da percorrere. Non c’è nulla in mezzo. Né un distributore, né una cittadina. Bisogna attraversarlo tutto d’un fiato senza fermarsi, sperando che la macchina non dia segni di squilibrio. Ah, dimenticavo. La temperatura in mezzo alla valle era di 49°C! L’aria condizionata della macchina va rigorosamente staccato per non affaticare il motore.

Il traffico è quasi nullo. Le strade sono ditte ed arrivano sempre fino all’orizzonte. La valle è stretta e lunga. Ci sono alcuni punti che merita una tappa veloce, visto il caldo infernale. Il ptimo punto dove ci fermiamo è Zabriskie Point. Poi, più avanti facciamo tappa tra le dune di sabbia. Ne raccogliamo un po’, la riporteremo in Italia per ricordo. La temperatura è talmente alta che non si riesce a stare per più di 5 minuti fuori dall’abitacolo. Non c’è vento, non ci sono nuvole. Ci siamo solo noi, una strada infinita, il deserto e 49 gradi.

Continuiamo a percorrere la valle. Passiamo per il punto più basso del Nord America, a -86 metri sotto il livello del mare. Poi finalmente comincia la salita. Cominciamo ad uscire dalla valle. Dobbiamo percorrere parecchie miglia prima di uscire completamente e portarci su temperature umane, sotto i 40 gradi.

Eccoci che ci avviciniamo al nostro motel. Per la prima volta da quando siamo partiti, vediamo aree verdi. Abbiamo abbandonato definitivamente per zone aride e desertiche. Ora vediamo coltivazioni, colline verdi, vegetazioni, allevamenti. Sono le 8pm, siamo arrivati al nostro motel.

agosto 23 2008

Giorno 25: Las Vegas

Da 2008-08-21 La…

Oggi decidiamo di rilassarci al massimo andando nella galattica piscina dell’hotel. L’area pool&spa è formata da 4 piscine di varia dimensione, profondità e persino temperatura. Poi ci sono un paio di vasche con idromassaggio, poi la palestra e altre cosette più o meno utili. La sera, come sempre, giro sulla Strip, fino ad arrivare nuovamente al Bellagio con le sue spettacolari fontane. Così, semplicemente, arriva la tarda ora e ci ritiriamo nella nostra camera.

agosto 21 2008

Giorno 24: Las Vegas

Da 2008-08-19 La…

Ci svegliamo tardi. Tanto Las Vegas vive di notte. Decidiamo di vedere per bene alcuni casinò. Paris, ad esempio. La torre d’Eiffel è davvero grande. All’interno troviamo una piccola Parigi ricostruita. Con i suoi lampioni caratteristici, le vie, la pavimentazione, la musica tipica di Parigi.

Stessa cosa per Venice. E’ stato tutto ricustruito nei minimi dettagli. Sembra davvero di essere a Venezia. Ci sono pure gondolieri. Unico neo: i gondolieri cantano in italiano in modo orrendo. Provate ad immaginare un americano che canta in italiano…

Sperimentiamo un altro gioco. La roulette. Questa volta però, l’abbiamo vinta noi. Il gioco della roulette è meno “random” e conta anche l’abilità del giocatore. Alla fine della partita riusciamo a vincere qualche decina di dollari.

La sera passiamo al Bellagio dove c’è uno spettacolo imperdibile. Lo show delle fontane. Davvero ben realizzato. Emozionante vedere la danza delle fontane con la musica di Bocelli.

Dopo una lunga camminata, rientriamo tardi, stanchi.

agosto 21 2008

Giorno 23: Las Vegas

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Da 2008-08-18 La…

Partiamo da Hurricane per arrivare a Las Vegas. Circa 1 ora e mezza di auto. Siamo ancora nel deserto. Incontriamo piccole cittadine, poi finalmente ci avviciniamo a Las Vegas. Si intravedono i grandi palazzi dei casinò, mentre intorno il paesaggio è arido.

Prima di entrare a nella città facciamo una deviazione per lo Speedway di Las Vegas, il mitico circuito dove corre la Nascar. Non ci sono gare oggi, ma fortunatamente ci sono i preparativi per questo weekend. Così troviamo diverse auto Nascar caricate su un cammion. Accediamo con la macchina in un area privata. Nessuno se ne accorge, passiamo indisturbati. Facciamo un po’ di foto con le bellissime macchine, poi proviamo a vedere se è possibile accedere al circuito. Dall’ingresso è tutto chiuso. Riusciamo a fare qualche foto dall’esterno. Poi proviamo ad andare dietro. In effetti c’è un cancello aperto. Probabilmente stanno lavorando dentro il circuito. Entriamo, sperando che nessuno ci noti. Ed eccoci dentro il circuito. Siamo in tribuna. Bellissimo l’ovale. Manto stradale perfetto. L’impianto è più piccolo di come ce l’immaginavamo. Facciamo due foto e ripartiamo per il nostro hotel. L’Excalibur. Per strada c’è molto traffico.

Arriviamo finalmente. L’hotel casinò è bellissimo. Fiabesco. Parcheggiamo, entriamo. Si sente il rumore delle centinaia di slot machine. Arriviamo alla “registration” e ci assegnano la nostra stanza. E’ una bella stanza. L’hotel è tematico e riprende lo stile dei castelli dell’epica di Re Artù.

Ci sistemiamo, usciamo a dare uno sguardo. E’ tutto molto bello e colorato. Si entra tra uno casinò e l’altro, lungo la strip, ovvero, la via dei casinò.

I casinò sono grandissimi. Ci si perde dentro. Si gira all’interno per minuti senza riuscire ad orientarsi, saltando dalla sala del casinò, all’area per lo shop. Ogni elemento all’interno dei casinò è curato al dettaglio.

Vediamo così gli altri hotel casinò tematici. Si va dal Luxur con la sua ambientazione faraonica, piramidi, sfingi e quant’altro. Paris, con la torre d’Eiffel, al Venice, ambientato a Venezia, al Cesars Palace, ambientato nell’antica Roma, al Teasure Island, ambientato nell’isola e pirati. Ovviamente, per stile ed eleganza, in cima ai preferiti c’è il Bellagio, utilizzato per innumerevoli film, tipo Ocean’s Eleven.

Proviamo l’ebrezza di giocare qualche dollaro alle slot machines. Perdiamo. Si è fatto tardi, siamo stanchi. Andiamo a dormire.

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