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Durante il nostro viaggio di nozze negli USA abbiamo realizzato questo blog. Abbiamo raccontato giorno per giorno i nostri spostamenti, le tappe e le esperienze di questo incredibile viaggio. Mettiti comodo e parti dal primo post e poi sfoglia l'archivio ed immergiti nei nostri viaggi! :)

luglio 30 2008

Giorno 3: Central Park, Little Italy, Chinatown e Empire State Building di New York

Da 2008-07-29 Ne…

Oggi siamo andati a visitare Central Park, cuore verde di New York. Prima di andare, ovviamente abbiamo fatto colazione con un bel panino con uova, formaggio e bacon.

L’ambiente di Central Park è particolare, molto familiare. C’è gente che fa footing, molti prendono il sole, le tate portano a spasso i bambini. C’è gente che suona il sax o la chitarra. Tutto molto curato, la visita è rilassante. Abbiamo visitato lo zoo (se non erro è lo zoo del cartone animato Madacascar della Disney).

Abbiamo contato almeno 6 campi da baseball, ci siamo divertiti a guardarli mentre giocavano. Ci sembrano tutti abbastanza esaltati con il baseball, e quasi tutti banno in giro magliette e cappellini NY.

Dopo pranzo siamo invece andati a vedere il quartiere di Little Italy, la piccola Italia. E’ una via tutta addobbata di tricolore, molto carina. E’ piena di ristoranti italiani, ma osservando bene, si capisce subito che di italiano hanno solo il nome. Sono pochi i negozi veramente di italiani. Il quartiere sembra essere “mangiato” da Chinatown, il quartiere cinese. Chinatown è un po’ come sui film: caotico, pieno di cinesi, di piccoli negozi, pieni di canfrusaglie e di inutilità. Per strada sembra di essere davvero in cina, visto che si sente parlare esclusivamente in cinese (a differenza del quartiere italiano dove non si sente una sola parola di italiano).

Guardiamo l’orologio e ci rendiamo conto che non manca molto al tramonto. Così abbiamo preso la metro e ci siamo diretti verso l’Empire State Building. Attualmente il grattacelo più alto di New York City. 102 piani, 381 metri di altezza. Dopo una fila immensa, saliamo all’osservatorio dell’86 piano. E’ davvero uno spettacolo. C’era un cartello che diceva “se non hai visto NY dall’alto, non hai visto niene”. Ed in effetti è così. Dall’alto si apprezza la conformazione e la bellezza della città al tramonto.

E con questa esperienza, la nostra giornata volge al termine e si ritorna in albergo a ricaricare le batterie per una nuova giornata.

luglio 29 2008

Giorno 2: Visita alla down town di New York

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Da 2008-07-28 Ne…

Oggi giornata fantastica, ci svegliamo di buon mattino visto che non ci siamo ancora abituati al fuso. Abbiamo deciso di visitare la down town di New York e passare nel cuore dei grattaceli.

Abbiamo fatto colazione ad uno dei numerosi chioschetti parcheggiati ai lati delle strade. Non so perché, ma quasi tutti ci dicono: “italiani?”. Mi sa che il nostro inglese non è proprio perfetto… 😉 Comunque, fatto colazione con un caffé americano, un cornetto ed un panino con formaggio.

Per muoverci abbiamo utilizzato la metropolitana. Ci è sembrata molto vecchia, non bene organizzata. Però non è affollata e si riesce a capire velocemente il funzionamento. Ci spostiamo agevolmente per le zone di NYC. Decidiamo di scendere a Wall Street.

Lo spettacolo è davvero incredibile e l’ambiente è surreale. Grattaceli altissimi contornano le larghe strade. Stranamente c’è pochissimo traffico e poca gente per le strade. Pensavamo di trovare molto più caos ed invece, tutti fila via liscio. Si notano subito i “colletti bianchi”, distinti signori in giacca e cravatta, con la loro 24 ore e talvolta con il loro sacchetto per il pranzo. Invece per i lavori fisici invece (muratori, cammionisti, fattorini, taxisti ecc) troviamo tutte persone di colore. Per le vie della città troviamo molti agenti di polizia. Da qualunque parte andiamo, le file sono tutte composte ed ordinate. Gli americani sembrano nati in fila 🙂

Consumiamo il nostro pranzo prendendo un paio di panini da asporto (take out). Molti americani fanno così. Prendono il loro pranzo e lo vanno a consumare presso i vari giardinetti, magari il riva al mare con la statua della libertà sullo sfondo.

Durante il nostro giro passiamo al World Trade Center, luogo famosissimo che ospitava le torri gemelle. Ci sono lavori in corso, ma si intravede l’enorme spazio vuoto lasciato. Vicino c’è una cappellina che è diventata una sorta di luogo dedicato alla memoria della strage dell’11 settembre. In questa cappellina c’è gente che ancora piange per quegli avvenimenti.

Camminiamo ancora ed arriviamo nella zona dei battelli. Ne prendiamo uno che ci fa passare sotto il ponte di brooklyn. Lo spettacolo è incredibile. Il giro in battello è una goduria per la vista. Si vede la down town con gli enormi grattaceli, racchiusi nello spazio di poche miglia.

Poi il battello ci porta a vedere la statua della libertà: bellissima, enorme. Scattiamo qualche foto e torniamo indietro. Sono ormai le 8pm. Mangiamo un boccone e prendiamo la metro per l’albergo.

luglio 28 2008

Giorno 1: La luna di miele

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Ci siamo, dopo mesi di organizzazione, siamo partiti pre la nostra luna di miele!

Cominciamo a dire che la partenza è stata traumatica. Siamo partiti la mattina seguente il matrimonio, stanchissimi, dopo una notte passata tra gli scherzi trovati per casa (grazie Mirko e Paolo… grrr…) ed altre attività, tra cui la preparazione delle valige. Risultato: abbiamo dormito circa 1 ora.

Da 2008-07-27 Vi…

La prima difficoltà è stata sicuramente capire il funzionamento dell’aereoporto. Eh si, per noi si tratta del primo viaggio in aereo. Quindi: check-in, imbarco valige, presentazione passaporti, ecc ecc. Tutte novità per noi. Dopo un primo momento di smarrimento abbiamo capito come funzionava la questione.

Dopo circa 3 ore e mezza di volo arriviamo a Dublino per lo scalo. Ecco che spunta la seconda e prevedibile difficoltà: la lingua inglese! Un conto è leggere o scrivere in inglese, un conto è parlare o capire cosa ti viene detto. Dopo circa 3 ore di attesa ci imbarchiamo finalmente per New York. La prima tratta, Roma-Dublino è passata via abbastanza velocemente. La tratta Dublino-NY invece è stata nettamente più pesante: 8 ore di volo.

Così, dopo aver dormito 1 ora la notte, dopo 3 ore e mezza di volo per Dublino, dopo 3 ore di attesa, dopo altre 8 ore di volo finalmente scendiamo all’aereoporto di New York!

Nuovo problema: c’è il fuso orario che manda indietro di 6 ore le lancette dell’orologio! Arriviamo così alle 20 ore locali. Ci aspetta un altra ora per gli ultimi controlli e per trovare i bagagli. Tutto a posto.

L’aereoporto di NY è immenso. Appena mettiamo i piedi fuori dalla struttura ecco che si avvicinano delle persone che chiedono di portarti all’hotel mediante i loro taxi abusivi! Incredibile, chiedono 50 dollari a testa per portarti all’albergo. Ci defiliamo e decidiamo di tentare con un taxi ufficiale.

Il taxi ci porta in circa mezz’ora al nostro hotel, al centro di Manhattan, con la modica cifra di 49 dollari (più 1 di mancia). Non sappiamo se essere contenti di aver risparmiato rispetto alle decine di taxi abusivi oppure no.

Ad ogni modo: New York appare con strade caotiche e frenetiche. L’accoglienza all’aereoporto è sicuramente pessima. Il rischio di prendere fregature è altissimo.

Siamo arrivati finalmente al nostro Hotel. Abbiamo una camera microscopica, un po’ vecchia ma sicuramente tipica. C’è connessione Wireless.

Siamo sfiniti ed affamati. Ci mettiamo a letto, mangeremo domani. Dobbiamo abituarci al fuso ed alla città. Domani sera vi portiamo nuovi dettagli sul primo giorni di visita della metropoli, sperando che sia un giorno più semplice di questo appena trascorso.

A domani!

luglio 28 2008

Sposi!

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“Io Leonardo accolgo te, Agnese, come mia sposa.
Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

“Io Agnese accolgo te, Leonardo, come mio sposo.
Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

Da Matrimonio Le…

luglio 03 2008

Due gocce d’acqua

Non si può

descrivere cos’è

l’amore fra due persone,

ma assomiglia molto

a due gocce d’acqua

che si uniscono e

diventano una.

Lo fanno senza rumore,

delicatamente,

brillando.

Si avvicinano,

si toccano,

si uniscono,

e non si potrà mai

separarle uguali

a prima;

in una rimarrà sempre

qualcosa dell’altra.

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